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11 Cose da sapere prima di partire per la Cina

1. Scaricare il VPN

La Cina è un paese soggetto al controllo dei media da parte del governo, per questo motivo la maggior parte dei software che utilizziamo in occidente come Google, Whatsapp, Instagram e Facebook, vengono bloccati una volta entrati in territorio cinese.

La soluzione a questo piccolo inconveniente ci viene subito fornita dalle numerossissime app per utilizzare un VPN. VPN è l’acronimo di Virtual Private Network e il suo scopo è fornire una rete privata su cui navigare, nascondendo l’indirizzo IP del dispositivo, e proteggendo i dati in entrata e in uscita.

L’app che ho utilizzato è EXPRESS VPN, che da quanto ho capito dopo diverse ricerche su internet è tra le più gettonate per chi va in Cina. Si tratta di un’app a pagamento, ma non temete perché se il vostro viaggio durerà meno di un mese potrete usufruire del rimborso gratuito che l’app offre entro 30 giorni senza dare alcuna spiegazione e facilmente richiedibile chattando con il gentilissimo servizio clienti.

Se preferite puntare su di un’app completamente gratuita potete provare VPN 360, più lenta della prima nella connessione ma ugualmente funzionante.

2. La questione bagni

Una cosa sicuramente positiva della Cina è la frequente presenza di bagni pubblici. Preparatevi però, poiché i bagni qui sono in genere bagni turchi, quindi rafforzate glutei e quadricipiti: vi saranno molto utili!

Una cosa che può risultare strana è che le persone non sono molto gelose della propria intimità, quindi vi potrà capitare di vederle usare il bagno lasciando la porta aperta, oppure di trovare bagni completamente privi di porte come nel caso dei bagni degli Hutong di Pechino.

3. Do you speak English?

Questo è un tasto dolente perché è davvero ma davvero raro trovare qualcuno che parli inglese in Cina, e con ciò intendo che non comprendono nemmeno la domanda “Do you speak English?”.

Devo dire che da un pese così tanto sviluppato non mi aspettavo una situazione così tragica e speravo, almeno nelle grandi città, di trovare qualcuno che avesse una conoscenza base dell’inglese, ma le mie speranze sono state disattese.

La cosa più strana è che nemmeno il personale degli hotel o dei siti turistici è in grado di comunicare, quindi è il caso di allenare il vostro linguaggio dei gesti che vi salverà in più di un’occasione. In ogni caso i cinesi sono davvero molto disponibili con i turisti e spesso cacceranno il loro asso nella manica: il traduttore istantaneo! Ringrazio ancora chi ha ideato questa meraviglia perché senza non sarei stata in grado nemmeno di chiedere una bottiglia d’acqua. In ogni caso è sempre bene essere preparati, quindi scaricate anche voi un traduttore dal cinese così da poter comunicare almeno le cose più immediate. Io ho scaricato Google translate Cinese-inglese così da poterlo usare anche off-line ed è stato la mia salvezza ogni volta che non trovavamo ristoranti con il menu tradotto in Inglese (cosa molto comune specie fuori da Pechino e Shangai).

Unica eccezione è stata la città di Shangai, dove l’inglese era molto più diffuso e comunicare sia al ristorante che in hotel che nei negozi è stato decisamente meno faticoso.

In tal senso però la Cina sta progressivamente migliorando: ora l’inglese viene insegnato a partire dalle elementari, tanto che le migliori conversazioni le abbiamo avute proprio con i bambini che parlano davvero un buon inglese, quindi suppongo che nei prossimi anni il problema della comunicazione andrà migliorando.

4. Acqua FREDDA per favore!

Una cosa curiosa è che in Cina tendono a bere ogni bevanda a temperatura ambiente, quindi al ristorante a meno che non lo specifichiate vi verranno servite acqua, birra o coca cola a temperature per noi improponibili anche se siete in piena estate. Questa abitudine sembrerebbe essere dovuta ai dettami della medicina tradizionale cinese, secondo cui non andrebbe fatto uso di bevande fredde poiché queste andrebbero ad alterare la temperatura degli organi interni.

In ogni caso ristoranti e supermercati hanno sempre una parte delle bibite in frigorifero, basta solo chiederle esplicitamente.

5. Ai bambini tutto è concesso.

I bambini in Cina sono più o meno autorizzati a fare qualunque cosa. Ho fatto un viaggio di 6 ore in treno in compagnia di famigliole i cui bambini non la finivano più di urlare e ascoltare a voce alta video dal cellulare ma nessun passeggero si lamentava né i genitori si sono mai fatti il problema di dire ai figli di abbassare il volume. Preparatevi al fatto che se starete in fila i genitori saranno pronti a gettare i propri figli avanti a voi senza molto riguardo proprio per via di questa legge non scritta.

La cosa che più mi ha lasciato di stucco è stata la questione cacca e pipì. Mi spiego meglio:  per i bambini è normale calarsi i pantaloni e fare i propri bisogni con tutta tranquillità in mezzo alla strada e in alcuni casi i bimbi indossano degli speciali pantaloni con uno spacco posteriore così da facilitare l’operazione.

6. Un modo diverso d’intendere il galateo

La regola d’oro del viaggiatore è sempre una: paese che vai, usanze che trovi! Un mantra che vi dovrete ripetere spesso in Cina poiché agli occhi (e alla orecchie) di un occidentale alcune abitudini cinesi possono apparire abbastanza discutibili, quindi meglio andare preparati. La prima cosa da sapere è che in Cina le persone sputano. Si tratta di un’abitudine purtroppo molto diffusa sia tra uomini che tra donne che tendono a sputare spesso per strada, ma non senza prima aver rumorosamente richiamato in bocca una buona quantità di saliva emettendo rantoli poco gradevoli. Sarà una melodia costante che vi accompagnerà per tutta la durata del vostro viaggio e vorrei dire che ci farete l’abitudine, ma la realtà è che io ho continuato a storcere il naso e fare espressioni disgustate fino all’ ultimo giorno… scusate era più forte di me.

Altra cosa che può sembrare ai nostri occhi poco “a modo” è l’abitudine di eruttare al termine del pasto e di risucchiare rumorosamente noodles e zuppe. Nel galateo cinese si tratta di segni di apprezzamento del pasto, quindi non offendetevi se doveste avere un vicino di tavolo un po’ rumoroso… sta solo apprezzando il buon cibo.

7. Rivalutate il vostro concetto di “folla”

Secondo l’ Enciclopedia Treccani con il termine “folla” si fa riferimento ad una moltitudine di persone addensata in un luogo.

 Bene.

 Se penso ad un luogo affollato mi viene in mente uno stadio, o magari la fila fuori la biglietteria del Colosseo, oppure la folla durante lo shopping natalizio. Prendete ciascuna di queste immagini, moltiplicatela per 10 e otterrete il concetto di folla in Cina. In realtà c’era da aspettarselo, stiamo parlando del paese più popoloso al mondo con una popolazione di 1 miliardo e 300 milioni di esseri umani, ma nonostante ciò non si è pronti.

In realtà il momento in cui si soffre questo sovraffollamento non è tanto per strada, ma al momento di visitare i luoghi storici e naturalistici. Purtroppo non ci sono molte restrizioni sul numero di biglietti da vendere per le attrazioni storico-naturalistiche o comunque non sono sufficienti a garantire una visita in condizioni vivibili. Devo confessare che nel corso del viaggio ci sono stati diversi momenti di frustrazione dovuti alla consapevolezza di stare visitando luoghi bellissimi che non riuscivo a fruire in modo umano a causa della calca inimmaginabile. Questo è anche dovuto al periodo del mio viaggio, agosto, che purtroppo coincide con le vacanze estive anche in Cina e a quanto ho scoperto i Cinesi adorano viaggiare per il proprio paese e non usano andare al mare, quindi si concentrano nei siti d’interesse culturale.

Il più grande consiglio che mi sento di dare per chi vuole visitare la Cina è: evitate assolutamente i mesi di luglio e agosto poiché l’esperienza di viaggio diventa molto stressante.

8. Parola d’ordine contrattare

Probabilmente questa la immaginavate già: in Cina la regola d’oro è non accettare mai il primo prezzo che viene proposto, nemmeno se si tratta dell’acqua. Io sono davvero una frana a contrattare, ma se avete il dono di mercanteggiare farete degli ottimi affari.

9. Sveglia all’ alba così non troviamo fila!

Per tutti i mattinieri all’ ascolto ho una pessima notizia: potrete svegliarvi presto quanto volete, presentarvi ad apertura cancelli nella vostra meta del giorno, ma non riuscirete mai ad arrivare prima dei cinesi. Non mi so spiegare questo fenomeno, ma sembra che qui siano tutti estremamente mattinieri e per quanti sforzi abbiamo fatto per alzarci alle 6 del mattino e provare ad evitare le file, non siamo MAI riusciti nell’intento. Il come facciano ad essere ovunque così presto per me continua ad essere un mistero.

10. Diventerai una star, una celebrità!

A causa di alcuni ostacoli come la difficoltà di comunicazione non sono molti i turisti occidentali che si avventurano in Cina, quindi preparatevi ad essere modelli richiestissimi per le foto perché i cinesi non si faranno sfuggire occasione per chiedervi selfie facendovi sentire delle perle rare. Devo dire che la situazione è davvero esilarante, anche perché le persone in Cina sono davvero molto timide, quindi quando il primo si fa coraggio per avvicinarvi gli altri tendono a seguirlo a ruota catapultandovi in un tunnel di foto che il red carpet degli oscar a confronto sembra una passeggiata!

11. Cash or card?

Un consiglio importantissimo è di portare sempre con voi i contanti. Oltre al fatto che non sempre i piccoli negozi di artigianato o i mercatini vi daranno la possibilità di pagare con la carta, si aggiunge il problema che in molti casi i negozi e i ristoranti hanno un circuito chiuso per cui accettano solo carte di credito Cinesi.

Una buona soluzione per bypassare questo inconveniente se non volete prelevare continuamente soldi può essere scaricare WeChat, un’app corrispondente al nostro Whatsapp, tramite cui è possibile effettuare pagamenti.

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